Indice tecnico - trasduttori di pressione

Un trasduttore di pressione (chiamato anche trasmettitore di pressione o convertitore di pressione) è un componente utilizzato per convertire una pressione pneumatica o idraulica in un segnale di uscita elettrico (solitamente analogico e lineare), ad esempio una corrente o una tensione.

Il sensore di misura della pressione presenta una membrana esposta alla pressione da misurare. Su questa membrana viene posto un circuito a ponte costituito da quattro resistori ohmici nella forma di un ponte di Wheatstone. I valori di questi resistori variano proporzionalmente alla pressione agente sul sensore stesso. La tensione del ponte viene amplificata dall'elettronica ed elaborata digitalmente da un microcontrollore. Lo stadio di uscita a valle converte questo segnale nel segnale di uscita richiesto (ad esempio 4 - 20 mA o 0 - 10 V).

I trasduttori con un segnale di uscita da 0 a 10 V sono una variante comunemente utilizzata grazie alla semplicità nel trattare il segnale (0 V per 0 bar). Il carico in uscita deve essere altamente resistivo, con un valore minimo tipico di 4,7 k. I trasmettitori SUCO con uscita di tensione hanno 3 fili. La lunghezza massima della connessione non deve superare i 30 m per evitare cadute di tensione significative.

I trasduttori SUCO con uscita raziometrica funzionano con una tensione di alimentazione di 5 V con 3 fili. Il segnale di uscita è direttamente proporzionale / dipendente da / sulla tensione di alimentazione, ossia come dipendenza raziometrica. Poiché molti convertitori A / D funzionano con una tensione di riferimento Uv + di 5 V, l'intervallo 0,5 - 4,5 V viene definita come tensione di uscita. La tensione di uscita di 0,5 V e 4,5 V corrispondono rispettivamente al 10% e al 90% della tensione di alimentazione. L'ampiezza è quindi pari all'80% della tensione di alimentazione. Questa variante viene utilizzata ad esempio quando un trasduttore e un convertitore A / D devono essere alimentati con la stessa tensione di riferimento / operativa.

Il segnale di uscita analogico più comune dei sensori è l'uscita in corrente 4 - 20 mA (a 2 fili). Il vantaggio di un segnale di uscita 4 - 20 mA è l'offset a 4mA che consente il monitoraggio di potenziali interruzioni e cortocircuiti (segnale "life zero", di rottura). Il segnale può anche essere trasmesso su lunghe distanze senza perdita di precisione. Questa variante è anche la meno sensibile ai campi elettromagnetici. La connessione elettrica con due fili comporta anche il vantaggio di un cablaggio semplificato.

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